Per me il discorso e' semplice. Se si discute, si discute, e va benissimo.
Se qualcuno prende i miei interventi e li aggrega e li pubblica, da soli, e con un titolo con il mio nome e cognome, evidentemente non e' piu' cosi'.
Pigliassero le tue mail e ci facessero un libro, Vic, anche non profit, ma senza chiederti il permesso, tu che diresti?
Se se lo fa il singolo utente per i cavoli suoi, di aggregarmi, nulla da dire. Probabilmente e' un pervertito feticista, ma peggio per lui. Al massimo staro' piu' attento a uscire da solo la sera…
Se invece qualcuno li propone sul suo blog - indipendentemente da chi li ha creati - mi rompe oltremodo le palle.
E' comunque un uso non autorizzato del mio nome e della mia opera di ingegno per una pubblicazione.
Del resto, in Internet e' sempre valsa la regola che quando si scrive si scrive "in un posto ben preciso" e non altrove. Per ri-pubblicare altrove la mail di una lista, a meno di un esplicito "con preghiera di diffondere", chi non e' uno zotico cafone - come evidentemente e' Mante, malgrado sia in Internet ormai da qualche anno - chiede il permesso all'autore.
Se non altro per correttezza o educazione.
In passato mi pare di avere letto proteste di alcuni bloggher rispetto all'aggregatore di Libero, o sbaglio?
E allora? Libero non puo' ma a voi e' concesso far anche di peggio?
Che poi, per dirla tutta e papale… li censurasse i commenti, il Mante, che sarebbe molto meno ipocrita.
Tanto e' chiaro che qui o gli si leccano le chiappe o non si e' graditi, e comunque lui a discutere con i commentatori non ci si abbassa, o forse solo di rado, o quando lo lecchinano particolarmente bene o quando si concede gentilmente al popolo per fare il papa' buono che li bacchetta.
E poi ancora adesso qualcuno mi chiede perche' la blogopalla dei Vib italiani mi fa vomitare.
Ignoranti, presuntuosi, prepotenti, pontificano e manco discutono, e non conoscono le piu' elementari regole di educazione on line. Bleah…
Pero', ovvio, i flamer e i maleducati siamo sempre noi.
Febbraio 19th, 2007 at 19:42
Per me il discorso e' semplice. Se si discute, si discute, e va benissimo.
Se qualcuno prende i miei interventi e li aggrega e li pubblica, da soli, e con un titolo con il mio nome e cognome, evidentemente non e' piu' cosi'.
Pigliassero le tue mail e ci facessero un libro, Vic, anche non profit, ma senza chiederti il permesso, tu che diresti?
Se se lo fa il singolo utente per i cavoli suoi, di aggregarmi, nulla da dire. Probabilmente e' un pervertito feticista, ma peggio per lui. Al massimo staro' piu' attento a uscire da solo la sera…
Se invece qualcuno li propone sul suo blog - indipendentemente da chi li ha creati - mi rompe oltremodo le palle.
E' comunque un uso non autorizzato del mio nome e della mia opera di ingegno per una pubblicazione.
Del resto, in Internet e' sempre valsa la regola che quando si scrive si scrive "in un posto ben preciso" e non altrove. Per ri-pubblicare altrove la mail di una lista, a meno di un esplicito "con preghiera di diffondere", chi non e' uno zotico cafone - come evidentemente e' Mante, malgrado sia in Internet ormai da qualche anno - chiede il permesso all'autore.
Se non altro per correttezza o educazione.
In passato mi pare di avere letto proteste di alcuni bloggher rispetto all'aggregatore di Libero, o sbaglio?
E allora? Libero non puo' ma a voi e' concesso far anche di peggio?
Che poi, per dirla tutta e papale… li censurasse i commenti, il Mante, che sarebbe molto meno ipocrita.
Tanto e' chiaro che qui o gli si leccano le chiappe o non si e' graditi, e comunque lui a discutere con i commentatori non ci si abbassa, o forse solo di rado, o quando lo lecchinano particolarmente bene o quando si concede gentilmente al popolo per fare il papa' buono che li bacchetta.
E poi ancora adesso qualcuno mi chiede perche' la blogopalla dei Vib italiani mi fa vomitare.
Ignoranti, presuntuosi, prepotenti, pontificano e manco discutono, e non conoscono le piu' elementari regole di educazione on line. Bleah…
Pero', ovvio, i flamer e i maleducati siamo sempre noi.
;-)
Ciao, Fabio."